Sai come gestire l'acqua?
Nutrizione e supplementazione di Loris Dellavetta
tratto da www.rawtraining.eu
Sulla rete poi si legge di tutto e di più, per esempio che i minerali contenuti nell'acqua non sono assorbibili... provate a cercare "minerali organici", nome che non significa assolutamente nulla in chimica. Cito:
Questo dipende dal fatto che solamente i sali minerali che fanno ruotare la luce polarizzata attraverso la membrana cellulare sono utilizzati dall'organismo, mentre tutti gli altri, rimanendo fuori dalle cellule, diminuiscono la permeabilità della membrana e fanno aumentare la pressione osmotica e quindi la privano di un'importante quantità d'acqua. La conseguenza è un indebolimento della cellula e un conseguente malfunzionamento della stessa. I minerali che l'organismo umano può assimilare sono quelli che sono già stati assimilati dalle piante, cioè i sali minerali organici. Di conseguenza, per soddisfare il fabbisogno di minerali non si necessita di acqua, ma di un'alimentazione ricca di verdura, frutta, cereali, alghe, etc...
Questa è
una leggenda urbana che ormai ha ben attecchito nella rete per favorire le acque
minimamente mineralizzate, peccato che il calcio in acqua risulti biodisponibile
al 52% esattamente come lo stesso minerale nel latte. La biodisponibilità
degli elettroliti nell'acqua è misurabile anche se dipende da molteplici
fattori.
Parlando dei sistemi di filtrazione poi si rischia di entrare in un dedalo senza
fine (carboni attivi e miscele composite, fino ad arrivare all'osmosi inversa).
Ora risulta evidente che migliore è la qualità dell'acqua maggiori sono i vantaggi e minori i rischi a cui andremo incontro. Proprio per questo un'università di Milano per 14,90€ vi manda a casa un kit di analisi dell'acqua monouso, semplice ed efficace ( per chi non si fida dell'acqua di rubinetto).
Bene. Appurato che siamo nelle mani di Dio e che non sapremo mai veramente quale acqua sarà la migliore, consideriamo ora invece i parametri che noi possiamo e dobbiamo fermamente manipolare:
* Quantità
* Timing (esatto momento di assunzione)
Ora aprite bene
le orecchie, poi mi ringrazierete.
È evidente che in presenza di allenamenti intensi la quantità
verrà modificata all'uopo, tuttavia la quantità di acqua di cui
abbiamo sempre e comunque bisogno è di 1,5lt -2,5lt al giorno e fin qui
non ci voleva un genio, ma se volete un calcolo semplice e personalizzato, eccovi
serviti:
(PESO PONDERALE / 10 ) x 0,28 = Il vostro introito ottimale quotidiano di sola acqua per la normali attività giornaliere.
Passiamo al Timing
che forse solo il 5% di voi conosce già.
Nelle giornate senza WO, se vogliamo un'efficienza sistemica invidiabile, dobbiamo
cominciare la giornata con 300-500ml (ricordiamoci che ogni notte "perdiamo"
da 400ml a 1000ml attraverso la perspiratio insensibilis). Circa 30' prima di
pranzo beviamo nuovamente 300-500ml. In questo modo l'acqua transiterà
attraverso lo stomaco e giunta nell'intestino verrà assorbita dall'organismo
aumentando di conseguenza le riserve di tutti i fluidi corporei compresa la
saliva ma, ancora più importante, aumenterà il volume ematico
predisponendo meccanismi ottimali allorquando verrà richiamato molto
sangue nei visceri per gestire la digestione. I 30' sono ottimali perchè
se bevessimo l'acqua un'ora prima di pranzo rischieremmo che la diuresi riporti
la volemia ai valori precedenti la "ricarica" idrica. Allo stesso
modo se beviamo troppo a ridosso del pasto non si darebbe il tempo all'acqua
di compiere il suo percorso.
Perché è
meglio non bere acqua durante il pasto? Perché è meglio bere vino!
Oltre a questa, seppur validissima, motivazione, esiste un altro importante
motivo: quando lo stomaco è pieno di cibo il piloro è necessariamente
chiuso per permettere agli enzimi digestivi di compiere la loro opera, ma se
il piloro è chiuso e beviamo acqua quest'ultima si trova intrappolata
nello stomaco con l'unica risultante di diluire i succhi gastrici. Non è
un reato da pena di morte, ma certamente contribuisce a rallentare lo svuotamento
gastrico con tutto ciò che ne consegue.
Due ore dopo la fine del pasto invece sarà cosa buona e giusta bere di nuovo 300-500ml d'acqua; in questo caso l'acqua transiterà nuovamente attraverso lo stomaco ormai svuotato per la digestione avvenuta e andrà nell'intestino favorendo l'assorbimento dei nutrienti da parte della mucosa intestinale e idratando anche le scorie (favorendo così la peristalsi ed evitando pericolose stasi dei rifiuti).
Ovviamente tutto ciò si ripeterà mezz'ora prima e due ore dopo la cena.
Importante: per ogni tazzina di caffè bere 200-300ml.
Nelle giornate di WO la differenza sta solo nel pre-idratarsi con almeno 300ml prima dell'allenamento, sorseggiare durante il WO stesso e poi re-idratarsi a piacere. Appare evidente che non è la stessa cosa bere tutto dopo.
L'organismo ben idratato funziona bene e "fatica" molto meno di un organismo "spremuto" e poi re-idratato.
Fate questa prova! Non costa niente, ma rischiate di trovarvi meno stanchi, con molta più energia disponibile e recuperi più rapidi, in definitiva vi ritroverete tutti gli apparati più efficienti che significa:
1. miglioramento
di tutti i meccanismi cellulari dallo scambio di ioni al miglior funzionamento
delle "fornaci" mitocondriali;
2. miglioramento delle funzioni delle proteine mio fibrillari: tutte le fibre
contrattili (i muscoli al microscopio) operano con una migliore fluidità
e inoltre utilizzano meglio gli elettroliti in presenza di acqua (senza calcio
non esiste contrazione);
3. miglioramento dei liquidi sinoviali articolari grazie all'ottimizzazione
dei Glicosamminoglicani (catene eteropolisaccaridiche con la speciale proprietà
di assorbire grandi quantitativi d'acqua migliorando le proprietà dei
nostri "lubrificanti") e quindi meno infortuni;
4. miglioramento delle funzioni endocrine e quindi ormonali grazie all'ottimizzazione
dei meccanismi veicolanti dei messaggeri;
5. miglioramento dell'assorbimento dei nutrienti da parte della mucosa intestinale
(se volete muscoli forti non basta nutrirli, ma assicurarsi che il nutrimento
raggiunga il target altrimenti finisce insieme all'acqua dello sciacquone);
6. miglioramento della circolazione sanguigna: una volemia ottimale garantisce
una circolazione periferica efficiente;
7. miglioramento capillare: il corpo idratato riesce, nell'arco di sei mesi
e con l'allenamento adeguato, a raddoppiare il numero di capillari disponibili
a livello muscolo scheletrico apportando nutrizione ed ossigeno ai muscoli e
consentendo lo smaltimento dei metaboliti di scarto;
8. miglioramento della condizione del sistema immunitario grazie alle funzioni
intestinali (tutte non solo quella) ottimizzate;
9. miglioramento nel recupero muscolare grazie ad un più efficiente ricambio
metabolico dovuto sempre alla circolazione periferica che nutre e smaltisce;
10. miglioramento delle funzioni cerebrali grazie ai miglioramenti di cui sopra.
Mi chiedo se è sufficiente per farvi bere di più e nei momenti giusti... spero di sì se l'obbiettivo è diventare davvero più forti e non soltanto un'idea.
Nota dolente: vi mangerete i gomiti per non averlo fatto prima! Comunque, come diceva mio nonno, "meglio tardi che tordi".
Dr. Loris Dellavetta aka A J
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